I crimini a Venezia al tempo della Serenissima. Un blog di Davide Busato http://veneziacriminale.wordpress.com/


0: Sant'Erasmo
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1: Ponte della Panada
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2: Misericordia
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3: Corte Batagia.
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4: Tre Ponti
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5: Campo San Fantin
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6: Rio dei Saloni
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7: Calle dei Saoneri
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8: Corte Rizzo
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9: Ponte di San Fantin
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10: Calle de le Locande
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11: Ponte di Ca' Dona
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12: Calle della Madonna
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13: Santa Giustina
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14: Calle del Forno
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15: Fontego dei Tedeschi
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16: Prigioni
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17: Santa Croce
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18: Santa Maria delle Grazie
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19: Prigioni vecchie
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20: Carceri nuove
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21: SS. Giovanni e Paolo
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22: Chiesola dei condannati
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23: San Simeon Grande
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24: Santa Maria Formosa
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25: San Moisè
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26: Sant'Apostoli
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27: San Bartolomeo
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28: San Martino
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29: San Mauro
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30: San Pietro Martire
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31: Calle dei Fuseri
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32: Campo SS. Maria e Donato
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33: Ca' Priuli a San Felice
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34: Calle di San Rocco
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35: Corte dei Fiori
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36: Campo Santi Apostoli
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37: Salizada San Giovanni Grisostomo
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38: Giudecca
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39: Ponte di Castello
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40: Sant'Agnese
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41: San Zan Degolà
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42: Santa Sofia
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43: Colonne di San Marco
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44: San Trovaso
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45: San Antonin
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46: San Geremia
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47: Marghera
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48: San Mattia di Rialto
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49: Procuratie Vecchia
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50: Corte dei Preti
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51: Due corti
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52: Santa Ternita
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53: Piazzetta San Marco
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54: Calle del Cristo Santa Margherita
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55: Palazzo Mocenigo San Stae
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56: Calle San Mattio
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57: Sagrato di San Sebastiano
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58: Corte Nova San Marcilian
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59: 14 marzo 1751
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60: Calle della Pietà Santa Giustina
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61: Ponte Storto
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62: Calle Ca' Priuli
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63: San Geremia
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64: Chiesa della Misericordia
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65: Corte Ca' Barozzi
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66: Ponte del Ghetto
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67: Ponte di San Cassan
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68: Campo San Vidal
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69: Ruga Giuffa
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70: Parrocchia di S. Trovaso
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71: Calle dei Frati
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72: Campo S. Apostoli
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73: Ponte della Latte (ubicazione incerta)
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74: Campo del Ghetto
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75: F.ta S. Marina
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76: Santa Ternita
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77: Calle degli Orbi
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78: Calle di San Basso
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79: Calle delle Chioverette
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80: Calle di S. Antonio
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81: Calle del Diavolo
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82: Ghetto Vecchio
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83: Fondamenta del Pistor
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84: San Mattio
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85: Fondamenta San Giobbe
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86: Ponte Saponella
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87: Ogni Santi
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88: San Francesco della Vigna
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89: San Gregorio
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90: Calle Bressana SS. Giovanni e Paolo
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91: Campo S. Apostoli
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92: Calle Larga
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93: San Geminiano
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94: Calle Ca' Bernardo
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95: Sant'Angelo Raffael
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96: Chiesa di S. Bartolomeo
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97: Calle dei Fabbri
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98: Santa Ternita
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99: Ponte del Bagatin
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100: Calle Sporca
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Lugares de interés (POIs) del Mapa

0: Sant'Erasmo

23 febbraio 1705. Bando del Consiglio dei Dieci contro Antonia detta Tonina e Antonio Fontanella, per aver ucciso il marito Stefano Vianello ed averne occultato il cadavere in cantina.


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1: Ponte della Panada

4 dicembre 1791. Viene ripescato il cadavere di un tedesco nei pressi della Locanda dei Tedeschi. Per l'omicidio vengono arrestati Schneider Giovan Battista, titolare della locanda e Patella Lucia, domestica.


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2: Misericordia

8 maggio 1763. Viene ritrovato il corpo senza vita del conte Girolamo Ceola. Arrestato e condannato per l'omicidio il conte Antonio Nogarola e il suo servitore


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3: Corte Batagia.

17 aprile 1743. Viene accoltellata a morte la giovane ventisettenne Giulia Carozzo. L'assassino è il parroco di San Silvestro, Don Zambelli.


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4: Tre Ponti

28 dicembre 1708. Giovan Battista Piantella uccide con un "mortaro" il suo ex titolare Antonio Biondini e la sua serva Lucietta. Seppellisce il cadavere in cantina.


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5: Campo San Fantin

Primavera 1513. Viene riconosciuto da una passante Gasparò Zanetto d'Arquà, stupratore seriale. La folla lo ferma. Sarà accusato di settanta vittime a Venezia e undici di fuori.


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6: Rio dei Saloni

5 aprile 1636. Vengono ritrovati 8 cadaveri seppelliti. Tutti uccisi con un veleno. Verrà accusato di questa strage Giovanni Guidetti, uno dei primi Serial Killer della storia di Venezia.


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7: Calle dei Saoneri

3 marzo 1748. Francesco Zen viene colpito a morte durante una rissa con il barcaiolo Bastian Novello. Morirà ai piedi del ponte di San Polo.


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8: Corte Rizzo

1 febbraio 1731. Il capo contrada Pietro Basilisco rinviene i corpi semi carbonizzati di Elena Sciarles e Laura Mattiuzzi. Dai resti il chirurgo denota che le due donne sono state uccise a coltellate. Non sarà mai trovato il colpevole.


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9: Ponte di San Fantin

25 luglio 1729. Vengono ritrovate in un baule fatte a pezzi Giovanna Fortunata e Eleonora Napolitana. Sarà incriminato per il duplice omicidio Nicola Aragona detto Faragone, studente di Padova che aveva intrapreso la carriera di notaio.


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10: Calle de le Locande

15 gennaio 1750. Vengono scoperte uccise da decine di coltellate Angela Gagiola e la sua serva Laura. Sarà arrestato per il duplice omicidio Francesco Panizzo. Era solito raccontare di omicidi per i quali non era mai stato arrestato.


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11: Ponte di Ca' Dona

22 settembre 1762. Il Consiglio dei Dieci emana un bando contro Daniel Lanza. Stupratore Seriale colpirà una decina di vittime, infierendo con uno stiletto e portandosi via dei "trofei".


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12: Calle della Madonna

12 giugno 1779. Viene trucidato e fatto a pezzi Francesco Cestonaro. I colpevoli sono la moglie Veneranda Porta ed il suo amante Stefano Fantini. Dal processo emergerà che la Veneranda era già vedova ed aveva tentato di avvelenare anche la Nobile presso la quale lavorava con la complicità di un altro uomo.


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13: Santa Giustina

13 settembre 1760. Viene uccisa e seppellita in cucina Iseppa Ziani. Saranno accusati dell'omicidio ed occultamento del cadavere Michela Moro e l'amante Cesare Magretti.


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14: Calle del Forno

10 dicembre 1675. Mentre Rosana Serena usciva da casa, il marito Antonio Serena l'accoltella con uno stilo. La violenza fu tale che l'arma si ruppe e lui la fini con una seconda spada. Rimane ferita anche la madre della vittima nel disperato tentativo di salvarla dalla furia omicida.


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15: Fontego dei Tedeschi

24 luglio 1648. Viene ritrovato sul rio il cadavere di Angelo Bressanin Padovano, avvolto in un sacco con un laccio al collo. Sarà accusato del delitto Giovan Battista Carlotti di San Giacomo dell'Orio. Non sarà mai preso per questo delitto.


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16: Prigioni

Nelle prigioni si usava anche la tortura per fare confessare gli accusati


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17: Santa Croce

I condannati ai supplizi venivano portati con una chiatta fino a questa colonna.jpg.


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18: Santa Maria delle Grazie

La Scuola di San Fantin o dei Picai, possedeva un'arca nella chiesa della Scuola in quest'isola, adibita per i resti dei condannati a morte.


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19: Prigioni vecchie

si dividevano in“piombi” situati sotto i tetti di piombo del palazzo ducale e orascomparsi, e in “pozzi”, posti in basso a piano terra e riservatiai condannati per i reati più gravi e ai prigionieri politici.

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20: Carceri nuove

Le prigioni nuove, poderosacostruzione a blocchi di pietra d’istria eretta fra la seconda metàdel ‘500 e l’inizio del ‘600 per supplire all’insufficienzadelle prigioni di Palazzo Ducale. La parte retrostante, iniziata solonel 1566 da Giovanni Antonio Rusconi, con celle auguste ecompletamente buie, denota anche all’esterno l’originariafunzione.


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21: SS. Giovanni e Paolo

La Scuola di San Fantin o dei Picai, possedeva dietro l'abside della chiesa, un terreno dove seppelliva i condannati a morte.


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22: Chiesola dei condannati

Solitamente il condannato alcuni giorniprima era trasferito nella Chiesola delle Prigioni, una sorta dianticamera del patibolo. Era posta nelle carceri al piano terra nelcorpo di fabbrica settentrionale, lungo il rio di Palazzo


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23: San Simeon Grande

Anno 1774. Venerdi sera viene trovata nella calle Longa una donna priva di vita. Domenica De Pieri viene accoltellata sei volte. Di questo delitto verrà accusato Pietro Ratti amante della stessa. Fuggirà lontano dai confini della Serenissima.


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24: Santa Maria Formosa

30 maggio 1700. Il chirurgo certifica la morte di Antonia Piranese in una casa nella calle "cavallerizza". La morte è dovuta ad un taglio profondo alla gola provocato da un rasoio. L'assassino è Giovanni Rimbergh il quale l'aveva alcuni anni prima violentata.


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25: San Moisè

6 luglio 1733. Girolamo Berta detto Marsion, pescatore di San Nicolò, uccide in una rissa Bortolo Chiodo, mentre giocava a Trionfetti in una taverna in calle longa. Viene condannato a dieci anni ai remi nelle galee.


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26: Sant'Apostoli

9 settembre 1737. Girolamo Bosa detto Campane, residente a Sant'Apostoli, durante una rissa giocando a Trionfo, colpisce con un ferro Anzolo Mometti. Mometti morirà sei giorni dopo a causa delle ferite.


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27: San Bartolomeo

7 luglio 1744. Pietro Thedini detto Sgualda, macellaio, verso le 10 di sera, dopo un litigio verso San Bartolomeo uccide con un coltello Giovanni Gasperini.


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28: San Martino

12 gennaio 1778. Marco DArin, zavvater, la sera del 12, ospite di Antonio Rigo, senza un motivo apparente accoltella il Rigo sei volte. La vittima riesce a salvarsi.


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29: San Mauro

25 ottobre 1693. Viene ripescato nel rio Cao de Moleca un bambino maschio appena nato. L'assassina è la stessa madre Margherita Serena la quale oppressa dai debiti e vedova lo getta nel canale. Accusata di infanticidio viene condannata alla decapitazione ma fuggirà all'estero.


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30: San Pietro Martire

23 maggio 1721. Viene ritrovato cadavere Brisighello Menego, lachè di Venezia. L'assassino è Rossi Andrea detto Zorzetto, il quale lo uccise dopo una rissa con una coltellata alla gola.


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31: Calle dei Fuseri

12 luglio 1774. Giovanna Pettennuzza di 27 anni, con il parroco Michele de Bellis di Salerno di 34 anni, uccidono nel sonno il settantenne Francesco Tomietti Fabris di Oderzo con 13 pugnalate. Saranno presi e giustiziati ad ottobre dello stesso anno.


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32: Campo SS. Maria e Donato

28 marzo 1786. Alle 23 si segnala che muore Pietro Ongarello, figlio di Antonio Stramazer. Era stato ferito al petto con un coltello da Antonio Albertini detto "moro".


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33: Ca' Priuli a San Felice

10 giugno 1674 (sentenza). Sul portone del palazzo Priuli viene trucidato Paolo Ongarin figlio di Zuan Maria muratore, gli assassini furono Stefano Lazaroni orefice al Moretto di Santa Sofia, Nicoletto Zugno diamanter di San Marcilian e Nicoletto figlio di Battista luganegher al ponte dei Mori e di professione garzone al traghetto di San Felice.


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34: Calle di San Rocco

24 luglio 1682. Sul selciato della calle di San Rocco verso Santa Margherita, viene ritrovato cadavere Bastian Palmerini detto Giudizio, sarto a San Salvador. Verranno arrestati Iseppo Donà detto Moretto, portador di Sali alla Dogana e Paolo Spozzi figlio del medico residente in calle dei Facini. L'omicidio fu causato da una banale rissa.


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35: Corte dei Fiori

22 giugno 1738. Alle due e mezza di notte viene ritrovato il corpo senza vita di Masoti. Ucciso da una coltellata al petto durante una rissa da Antonio de Vido, figlio di Silvestro, facchino e residente in quella corte.


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36: Campo Santi Apostoli

8 maggio 1757. Giovan Battista de Piccoli, furlano, di professione lucidatore di diamanti e residente al Portico Scuro a S. Apostoli, alterato dall'alcoll alle 20 di sera nei pressi della Scuola dell'Angelo Custode, colpisce con una britola (coltello da bottega) un certo dal Maschio il quale morirà alle cinque della mattina.


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37: Salizada San Giovanni Grisostomo

1 febbraio 1768. Alle tre di notte viene pugnalato Domenico Larese portiere. Morirà il giorno successivo alle sedici del pomeriggio. L'assassino, Andrea Riello detto Standiera, portiere del Teatro di San Giovanni Grisostomo, lo uccise in una collutazione per errore.


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38: Giudecca

14 marzo 1768. Tra le 22 e le 23 della sera, Giovanni Garbin, di professione scorzer, si ritrova a giocare nel magazen grande della Giudecca con Francesco Bagetti figlio di Giovanni Battista, anche lui scorzer di professione. Dopo un litigio il Bagetti viene colpito al ventre da una coltellata. Morirà sette giorni dopo.


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39: Ponte di Castello

16 dicembre 1653. Viene ritrovato cadavere Lanzonio Marco, daziere alla Motta. Sul corpo si contano decine di ferite di armi da taglio. Gli assassini sono Giovanni Panzino e Nicolò Dal Moro, i quali non volevano restituire un debito.


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40: Sant'Agnese

Mercoledi 21 marzo 1646 m.v. Giovanni Accenti viene colpito dal figlio durante un litigio. Il 26 il padre morirà per le ferite riportate. Verrà pubblicato un mandato di cattura da parte del Consiglio dei Dieci per parricidio. Francesco Accenti non sarà però mai preso.


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41: San Zan Degolà

21 novembre 1500. La mattina vengono ritrovati i cadaveri di Benedetto Morosini di 50 anni, suo figlio di 9, mentre la serva saracena con due ferite alla testa rimase in coma. Fu arrestato il colpevole, il parroco della chiesa di San Zan Degolà. il 19 dicembre fu eseguita la condanna a morte con squartamento.


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42: Santa Sofia

18 gennaio 1506. Una prostituta di Mirano, Padovana di origine, uccise il fabbro con il quale si era coricata. Prima lo pugnalò al petto, poi gli getto dell'olio bollente in faccia e lo fini colpendolo alla testa con un candelabro. Il 28 dello stesso mese fu giustiziata. La testa venne appesa a San Giorgio ed il corpo bruciato.


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43: Colonne di San Marco

138139000_a4a4fe2f2f.jpgLe condanne capitali si eseguivano su dei palchi in legno costruiti tra le colonne.


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44: San Trovaso

26 settembre 1520. Una donna squilibrata di Sant'Agnese, taglia la testa con un coltello da macellaio di una ragazzina e la mette in una padella e cerca di uccidere anche la sorella maggiore. Essendo squilibrata al processo scaturisce un dibattito se sia giusto condannarla a morte. Dopo lunghe trattative fu condannata al carcere a vita a Padova.


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45: San Antonin

1 marzo 1521 m.v. Tale Bernardina uccide nel letto il marito, colpendolo tre volte al capo e lo sotterra in un magazzino. Scoperto il misfatto fu condannata alla decapitazione con squartamento  il 2 agosto. Il Sanudo riporta che fu la prima donna ad essere squartata.


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46: San Geremia

25 novembre 1529. Andrea Grimaldi da Crovara, genovese, di 18 anni, viene arrestato mentre si nascondeva nel monastero dei SS. Giovanni e Paolo. Aveva ucciso un suo giovane compagno con una piccola mannaia e strangolato una massara per rubare del denaro. Venne condannato a morire nella prigione Fresca Gioia a Palazzo ducale. 


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47: Marghera

Prima della costruzione del ponte, sul canale che dava accesso alla città di Venezia, venivano esposti gli impiccati, come si evince dalla ricostruzione del De' Barbari (1500 c.a.)
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48: San Mattia di Rialto

22 gennaio 1720. Il farmacista Domenico Rossi che lavora alla farmacia all'Insegna della Vecchia in Campo San Luca, uccide nel sonno l'amante Maria Teresa Alberti. La colpisce con il mortaro di bronzo, con la spada e le taglia la gola con un rasoio. La sentenza del 24 marzo 1721 prevederà la decapitazione con squartamento post mortem.


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49: Procuratie Vecchia

17 maggio 1720. Nei pressi dell'Osteria del Pellegrin verrà ucciso con un colpo di spada alla gola, il nobile trentaduenne Giovan Battista Piotti, figlio di Giovan Francesco di Novara. Gli assassini, Francesco Pitero, Giovanni Michieli e Domenico Gnesina, fuggiranno e non saranno mai presi. Il motivo fu una futile litigata perchè il nobile non voleva pagare loro da bere.


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50: Corte dei Preti

22 aprile 1683. Con sentenza della Quarantia Criminal si accusa Nicolò Rosetto detto Stramagnon di aver colpito il sarto Zorzi Zender di 29 anni, il quale morirà a causa delle ferite sette giorni dopo.


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51: Due corti

14 giugno 1592. Giovanni Angelo Veronese e Giovanni Battista Barlari Lucchese, attendono in corte Marc'Antonio Visentin samiter e lo uccidono. Due testimoni dell'omicidio vengono anch'esse ferite: tale Bernardina e tale Orsetta moglie di Zanetto. Quest'ultima riportò una ferita grave alla testa.


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52: Santa Ternita

Il 25 aprile del 1755, Tomaso Doglioni, chirurgo della contrà di San Martino, fu accompagnato a visitare il cadavere di Domenico figlio di Girolamo Fornari. Secondo l'indagine fu ucciso per uno scherzo finito male da parte del quindicenne Antonio Reati.


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53: Piazzetta San Marco

14 agosto 1775. Viene emesso il bando contro il macellaio Giovanni Saponello, per aver ucciso un suo collega, tale Francesco Rizzi detto Chiompo, durante un alterco. Colpito due volte il Rizzi giunse fino alla salizada di San Moisè prima di cadere esanime. Non fu mai preso.


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54: Calle del Cristo Santa Margherita

27 gennaio 1745, il consiglio dei Quaranta proclama il bando contro Marco Pellizer per aver ucciso in una rissa, con una coltellata alla gola tale Girolamo Mastella. Siccome quest'ultimo era un ricercato, il Pellizer sconterà solo sette anni in una galea con i ferri ai piedi, come uomo da remi.


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55: Palazzo Mocenigo San Stae

6 febbraio 1780. Il consiglio dei Dieci proclama il bando contro Piero Stradiotto, marangone, il quale per causa di continui litigi, colpì con una coltellata tale Rosa ad un braccio ed il marito Osvaldo dietro la schiena, uccidendolo sul colpo.


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56: Calle San Mattio

9 luglio 1758. In calle San Mattio, nella contrada di S. Aponal, viene ritrovato cadavere il corpo di Antonia Lazari, vedova di 60 anni. Ad ucciderla per rubarle il denaro è stato il sarto da donna Giovan Maria Millevoi. Arrestato a Roma, il 18 dicembre verrà decapitato e squartato a San Marco.


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57: Sagrato di San Sebastiano

7 marzo 1752. Viene ritrovato il corpicino di un infanti. Si scoprirà che l'omicida è la stessa madre Francesca Pretegianni, residente in Corte dei Rossi. Era rimasta incinta di un barcaiolo e non voleva rovinarsi l'onore.


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58: Corte Nova San Marcilian

2 luglio 1734. Viene ritrovato il corpo senza vita di Fiorina Molinari. Colpita a morte con le sue forbici da sarta dallo stesso marito Giuseppe Tomasuzzi colto da un raptus di gelosia dopo averla trovata a casa con il barcaiolo Pasqualin Sabadin.


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59: 14 marzo 1751

Viene ritrovato il corpo privo di vita della nobile Vittoria Basadonna. Uccisa nel proprio letto nella casa di Bernardo Gritti. L'indagine del Consiglio dei Dieci, prosegue fino al 22 maggio senza ottenere risultati. Resterà un caso irrisolto.


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60: Calle della Pietà Santa Giustina

10 marzo 1765. Viene ritrovata Maddalena Pastor Tonetti, strangolata con un laccio di cuoio. Vengono accusati Gasparo Zambler e Marco Milio Alberghetti. Quest'ultimo morirà nel tentativo di fuggire mentre il primo morirà in carcere a Venezia.


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61: Ponte Storto

15 ottobre 1610. Francesco figlio di Antonio Bagietto, ufficiale del Consiglio dei Dieci, domenica tre ottobre alle tre di notte, spara una archibugiata contro Bernardo figlio di Martin Piater, uccidendolo all'istante. Il 27 ottobre viene bandito con pena di essere impiccato con un archibugio ai piedi.


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62: Calle Ca' Priuli

20 novembre 1608.
Antonio figlio di Marco fenestrer a San Giacomo dell'Orio, in compagnia con alcuni complici, si è fatto aprire la porta da tale Fiorina, vedova, e dopo averla violentata l'ha accoltellata. Alcuni giorni dopo Fiorina muore per le ferite riportate. Il caso è di competenza del Consiglio dei Dieci.


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63: San Geremia

4 settembre 1600. Viene arrestata Cate da Cattaro, moglie di tale Fiorina, trovato morto e seppellito sotto il pavimento della sua casa a San Geremia. Viene torturata per conoscere i complici. Si arrestano Daniel Danna e Santo Barbier, rilasciati però lo stesso giorno. Caterina da Cataro viene condannata alla decapitazione da eseguirsi il 17 settembre 1600.


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64: Chiesa della Misericordia

4 giugno 1601
Pre Angelo Miliotto, prete della chiesa di San Leonardo, solito servire messa anche al Priorato della Misericordia, per odio nei confronti del priore decide di avvelenarle il vino della messa per ucciderlo. Avvelenerà i priore ed altri due preti. Viene emesso il bando il 20 giugno ma nel frattempo fugge da Venezia.


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65: Corte Ca' Barozzi

5 novembre 1603. Menego Mazzasette, Agostino masteler, Fraceschino cestariol, la notte del 26 ottobre attorno alle 4, offendono alcuni passanti, ripresi dal parroco Francesco Moro canonico di San Marco, lo uccidono con tre ferite mortali.


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66: Ponte del Ghetto

2 marzo 1611.
Santo Castiel, Assan Moresco e Baruch Alsa, ebrei, sono imputati di aver ucciso tale David Levi, al ponte che attraversa il ghetto alle tre di notte di domenica 7 novembre, con una stillata avvelenata con della cipolla. Il movente dell'uccisione risiedeva nella paura da parte di Santo Castiel di essere accusato di sodomia nei confronti di alcuni ragazzi del Ghetto. David Levi di 70 era uno dei Capi del Ghetto che indagava.


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67: Ponte di San Cassan

7 settembre 1624. Giovanni Astori, tintore a San Cassan, uccide Gasparo Basso tentor alla fondamenta dei due ponti. Assistitono da Rocco Ivvenis fruttariolo, uccide con due colpi di spada Gasparo al ponte di San Cassan.


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68: Campo San Vidal

16 novembre 1761. Nei pressi di palazzo Morosini il capitan Grande del Consiglio dei Dieci, Sebastiano Tommaso, colpi con il calcio del proprio fucile Giovanni Marchiori specchier, per allontanarlo. Dopo tre quarti d'ora il Marchiori muore a causa di quella ferita. Il capitano fugge. Il 18 marzo 1762 viene emesso il bando


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69: Ruga Giuffa

25 novembre 1760. Tomaso Serafin, facchino si trova in un magazzino a San Giovanni Nova, in ruga Giuffa. Si incontrò con Giovanni Mazzon, soldato della compagnia del Capitan Grande. Serafin incuriosito dalla pistola del soldato esaminò l'arma facendo accidentalmente fuoco. Mazzan viene colpito alla gola e muore in pochi minuti. Il 7 maggio il Consiglio dei Dieci emana il bando. Il 15 luglio si decreta che se rompe il bando gli sarebbe stata tagliata la mano più valide nel luogo del delitto e poi portato tra le due colonne di San Marco, per essere decapitato e squartato.


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70: Parrocchia di S. Trovaso

Il 6 febbraio del 1664 il Consiglio dei Dieci decreta che si presenti entro tre giorni Girolamo Morosini, il quale è accusato di aver ucciso con venti colpi di "stillo" la propria moglie il giorno precedente nella sua casa a San Trovaso.


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71: Calle dei Frati

16 settembre 1664. Il Consiglio dei Dieci accusa il conte Guido Brandolini, conte di Valdemarino, di aver organizzato il primo maggio l'uccisione di Paolo Savorin, avvenuta in calle dei Frati a S. Angelo ad opera di sicari che lo uccisero con venti ferite.


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72: Campo S. Apostoli

5 settembre 1664. Il Consiglio dei Dieci accusa Paolo Pozzo figlio di Pietro, sanser di valute, residente in Campo SS. Apostoli, sopra il fabbro, di aver sparato due archibugiate fuori della finestra di casa sua, uccidendo tale Stefano Girardi


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73: Ponte della Latte (ubicazione incerta)

6 giugno 1664. Angelo figlio di Pietro Barbier è bandito dal Consiglio dei Dieci. Il 27 maggio dello stesso anno era stato denunciato di essere entrato in casa di Gabriella Franzina, vicina di suo padre, per rubarle del denaro. Trovata la donna sola, la sgozzò e lasciò li il cadavere ritrovato solo il 14 agosto. Se catturato sarebbe stato decapitato e squartato dopo aver subito il taglio della prima mano a S. Croce e della seconda al Ponte de Latte.


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74: Campo del Ghetto

5 febbraio 1663. Menego di Simon detto Menuo, ufficiale del Capitan Grande, venuto in contesa con Antonio Napoli, ufficiale anch'esso, mentre si trovava l'11 ottobre in Campo del Ghetto, lo uccise con una archibugiata. Bandito dal Consiglio dei Dieci.


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75: F.ta S. Marina

27 novembre 1663. Giovan Battista Bozzetta, concepito odio contro il prete Giovanni figlio di Francesco Gasparin, il 17 novembre lo attese in f.ta di S. Marina e lo uccise colpendolo con uno "stillo" alla schiena e al ventre. Bandito dal Consiglio dei Dieci


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76: Santa Ternita

Primo agosto 1661. Nei registri del Consiglio dei Dieci, Parti Criminali, si legge della morte di Antonio Buranello. Buranello, poppiere del nobile Cornelio Contarini, figlio di Alessandro, venne assalito nella sua barca da Giuseppe Romano ed altre due sicari che resteranno sconosciuti. Morirà sotto i colpi di spada.


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77: Calle degli Orbi

18 giugno 1661. Registro delle Parti Criminali del Consiglio dei Dieci. Francesco Riva, figlio dell'avvocato Riva e Matteo Pigna, residente a San Vidal in corte Rozza e Steffanin Comico, residente presso la locanda a SAn Samuel in Corte della Carrozze, la notte dell'8 maggio uccidono senza motivo in calle degli Orbi Paolo Gentili, giovane padovano. Tre giorni dopo, si ritrovano assieme e decidono di uccidere il primo che passava. Cade sotto i colpi di pistola e pugnale tale Filippo Sasso e Nicolò Clester Sartori, due tedeschi che ritornavano a casa propria.


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78: Calle di San Basso

6 giugno 1678. Processi della Quarantia Criminal. Il chirurgo Andrea Ferisato testimonia che sabato notte ha visionato il cadavere di Andrea Grillo della Giudecca, di età di 58 anni. Ad ucciderlo dopo una indagine accurata risulterà il prete Don Corinto Maggi toscano. Il Ferisato dopo aver chiesto l'elemosina fu colpito al collo con una spada dal prete. Il motivo forse è legato ad una relazione del prete con la figlia della vittima. Il 10 giugno viene emanato il bando, ma nel frattempo il parroco era fuggito. 


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79: Calle delle Chioverette

3 ottobre 1758. La Quarantia Criminal decreta che sia bandito Armanni Giovanni per l'omicidio di Valeggio Giovanni. La notte del 22 aprile a causa di certi malumori con suo cugino all'una e mezza di notte lo aspetto in calle delle Chioverette nei pressi della chiesa delle "Muneghette" e lo colpi con un legno fratturandogli il cranio. Non sarà mai preso.


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80: Calle di S. Antonio

14 dicembre 1705. La Quarantia Criminal bandisce Bazzato Lorenzo per l'omicidio di Pezzi Giacomo. Bazzato una sera alle due di notte attende Giacomo Pezzi milanese di 19 anni e lo colpisce al ventre con un coltello vicino al pistor. Non si troverà l'assassino.


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81: Calle del Diavolo

31 maggio 1777. Processo del Consiglio dei Dieci. Alle ore 11 a San Provolo in calle del Diavolo all'angolo si trova il cadavere di Patron Biasio Verona dalle Bocche di Cattaro con una ferita alla testa mentre andava a casa sua vicino al Ponte dei Greci. Il caso sarà del Consiglio dei Dieci in quanto si scopre che era scoppiata un tumulto tra gli schiavoni che era iniziata a San Severo nel sottoportico verso il Rio di San Lorenzo.


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82: Ghetto Vecchio

18 luglio 1776. La Quarantia Criminal e poi il Consiglio dei Dieci indagano sulla morte di Marco figlio di Giuseppe Scaramella, di 26 anni, avvenuta la sera prima in ghetto vecchio vicino alla bottega di Caffè di Simon Cuser. L'assassino sarà identificato in Giuseppe Vita figlio di Giuseppe Sacchi il quale fuggirà all'estero. Il movente era legato ai continui litigi tra la famiglia della vittima e l'assassino il quale aveva una relazione con il cognato della vittima.


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83: Fondamenta del Pistor

1 dicembre 1774. I capi contrada trovano ucciso vicino al ponte rosso, nei pressi del capeller, verso le ore 5 della notte, Nicolò Andri Saccatin, residente presso la betola gestita da Betta Chionpa alla Corte Collone sul Rio di Castello. La quarantia criminal accuserà Baio Simeone Breccani per questo omicidio.


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84: San Mattio

17 maggio 1766 alle ore 3 della notte all'Osteria delle due Spade Giovan Battista Agostini detto Bressan della Rivierà di Salò, uomo da "cerche" per il Magistrato alle Biave, residente alle Case Nove di San Cassan, uccide a seguito di una lite scoppiata dopo una partita a tresette, tale Giacomo Pitoni. La Quarantia Criminal emana il bando il 31 marzo 1767.


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85: Fondamenta San Giobbe

21 gennaio 1772 More Veneto. Giovanni Tola, tornidore residente a S. Caterina contrà di San Felice, viene ferito di punta con la spada al torace, alle 3 di notte sopra la fondamenta di fronte il palazzo dell'Ambasciatore d'Inghilterra. La Quarantia Criminal dopo le indagini identifica l'assassino in Angelo Baseggio, residente in calle della Pegola a San Martin, tornidore d'avorio all'Ospedaletto sotto il Portico alla Terrazza. Viene bandito il 24 marzo 1773.


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86: Ponte Saponella

3 febbraio 1785 M.V.
I capi contrada riferiscono che mercoledi sera all'una di notte fu ucciso Giacomo Gabotti con due coltellate alla gola da parte di Giovan Battista Teggia. Gabotti aveva scagliato il cane contro il Teggia che stava espletando i suoi bisogni sulla fondamenta. Scaturi una diverbio e presto passarono alle armi. La Quarantia Criminal emette il bando il 21 maggio 1787.


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87: Ogni Santi

26 aprile 1668. La Quaranti Criminal emette un bando contro Giovanni Piazza figlio di Martino, di professione voltariol a Rialto. E' stato giudicato colpevole di essersi introdotto a casa di Maddalena da Capo d'Istria, la sera del mercoledi per rubare. La sera del giovedi è ritornato e dopo aver fatto l'amore con la suddetta l'ha accoltellata più volte. Accortosi che era ancora viva la colpi con ulteriori dieci coltellate, rubo' quello che trovò e fuggi. Il fascicolo si trova nel fondo degli Inquisitori di Stato.


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88: San Francesco della Vigna

26 giugno 1609. Bernardino Trentin, bastaso in Barbaria delle tavole, detto Cantarin, induce tale Vincenzo Alvise di Cipro, giovane di 16 anni, a rubare nella casa del mercante Girolamo Corazzer, residente in calle Longa a Santa Maria Formosa. Dopo il furto decise di uccidere il ragazzo colpendolo con un coltello e gettandolo in una fossa di una casa in costruzione a San Francesco. Scoperto venne bandito dal Consiglio dei Dieci con pena del taglio della mano, decapitazione e squartamento.


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89: San Gregorio

22 agosto 1748. I Signori di Notte al Criminal emettono un bando contro Piero Zanchi detto Zanco, nativo di Vicenza, di professione spadaccino dei partitanti di Sale. La sera del 17 aprile, dopo esser rientrato nella sua abitazione a San Gregorio, si scontra con tale Santo Cinti, per alcune uova poste sul camino. Santo tentò di sparargli e a quel punto Zanco lo accoltella ai lombari. Santo morirà per quella ferita tre giorni dopo all'età di 23 anni.


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90: Calle Bressana SS. Giovanni e Paolo

3 gennaio 1689. Bando della Quarantia Criminal. La notte dell'11 dicembre alle ore sette in calle Bressana Bernardo Amboni, nonzolo del Rosario a San Giovanni e Paolo, scappa agli insulti di Brotolo Bressanin di Santa Maria Formosa, Giovanni Magrini detto Schizza residente in calle della Testa a SS. Giovanni e Paolo, Cristoforo calegher di San Giovanni Laterano e Bernardo calegher in calle Longa a Santa Maria Formosa. L'Amboni scapperà fino in campo dove riceverà una sassata lanciata dai quattro aggressori. Caduto a terra verrà raggiunto e accoltellato alla testa e al fianco sinistro, morendo pochi minuti dopo. I quattro fuggiranno, solo Bortolomeo Bressanin e Giovanni Magrini si consegneranno di spontanea volontà il 22 gennaio del 1689.


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91: Campo S. Apostoli

6 settembre 1734. Alle ore 23 del 5 settembre Antonio Novello, facchino residente in Corte Caravella, viene inseguito da Battista Piccolo, "che volta il molin dei diamanti" nella bottega d'Agostino diamanter a Santa Sofia. La rissa iniziata a causa del Battista ubriaco termina con tre coltellate al Novello, che morirà all'Ospedale dei SS. Pietro e Paolo di Castello. I Signori di Notte al Criminal, rimetto il caso alla Quarantia Criminal. La pena sarà di 18 mesi di Galera.


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92: Calle Larga

25 settembre 1752. Bastian Gasparo, specchiere di S. Maria Formosa, residente nella Ca' Bressana e Vido Valai, detto Valate, spechier, residenti a San Cassiano, in Biri al Volto, vengono trovati cadaveri a casa di Lucia Romana in Calle Larga verso F.te Nuove. Gli assassini sono Marco e ZuanMaria fratelli Giorgetta luganegheri, Andrea dall'Osto specchier e Zuanne Salvador detto Naso, specchier in Biri. Il litigio era scoppiato a causa di una partita alla Mora finita male nel Bastion li nei pressi. Del caso si occuparono i Signori di Notte al Criminal.


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93: San Geminiano

17 aprile 1788. Domenico Ferialdi, residente in campo Rusolo in contrada di San Geminiano, viene accoltellato il 6 aprile 1788 alle ore 22 e mezza circa, presso l'Osteria del Cavalletto. L'assassino è Antonio Minè, cameriere dell'Osteria, la rissa era scoppiata a seguito di una sfida con la spada per la posta di 4 ducati d'argento. Il caso dei Signori di Notte al Criminal, verrà rimesso alla Quarantia Criminal.


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94: Calle Ca' Bernardo

29 novembre 1770. Antonio Scivillotti viene inseguito da Luigi Pat, nativo di Cividale di Belluno, callegher nella fondamenta dei Frari e da Domenico Giurin detto Moro, residente a San Trovaso in Calle Longa, anche lui callegher. Dopo una rissa iniziata a Sant'Agostin nei pressi di un osteria i due lo raggiungono fino alla calle di Ca' Bernardo in Campo di San Polo dove con tre ferite di coltello lo uccidono. Il caso dei Signori di Notte al Criminal viene rimesso alla Quarantia Criminal. il 27 luglio si emetto la sentenza. Il Pat verrà condannato a 5 anni di galera mentre Giurin a 18 mesi.


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95: Sant'Angelo Raffael

20 marzo 1776. Bortolo Colotti viene ucciso in una rissa sul sagrato della chiesa di S. Angelo Raffaele il 5 ottobre 1775 alle ore 8 circa. L'assassino è Carlo Peguri, callegher e collega della vittima. Il caso dei Signori di Notte al Criminal verrà rimesso alla Quarantia Criminal. Bandito per anni 5 con pena di 18 mesi di carcere.


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96: Chiesa di S. Bartolomeo

8 aprile 1620.
Registro parrocchiale di San Bartolomeo.
Bon Bonimarioda Avida veronese, di circa 30 anni, fu ferito da una archibugiata sparata sopra il ponte di Rialto da alcuni "zaffi", milizia armata agli ordini delle magistrature, fuggendo si riparò dentro la chiesa di San Bartolomeo, dove mori un quarto d'ora dopo.


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97: Calle dei Fabbri

31 gennaio 1677.
Bando della Quarantia Criminal.
Ignatio Mulich da Gorizia, servitore nella casa di Zuanne Gasparini a San Luca in Calle dei Fabbri, la notte del 5 gennaio picchiò la moglie del padrone ed il giorno successivo con un coltello assali il Gasparini uccidendolo con tre coltellate. Nella colluttazione viene colpito anche il cognato Zuanne Lupietro e la moglie. Fuggito da Venezia non sarà più trovato.


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98: Santa Ternita

Bando della Quarantia Criminal
Il 3 settembre 1681 Antonio Serena detto il Veriero, residente a Santa Ternita dietro la Celestia, decide di uccidere sua moglie. La sera del 22 agosto chiama il fratello Paolo il quale insegue la donna nascosta in casa di una amica e la uccide con dodici ferite. La donna era incinta al quarto mese. Per entrambi si decreta la pena di morte ma non verranno arrestati.


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99: Ponte del Bagatin

20 ottobre 1681 Bando del Consiglio dei Quaranta. Andrea Cremona, staffiere del nobile Antonio Bragadin, figlio di messer Daniele Procuratore, lavorava anche presso la casa del reverendo Pre Pasquale Cigogna a San Cancina nei pressi del ponte Bragatin. La sera del venerdi 10 ottobre nel tentativo di rubare la mercanzia nella casa decide di uccidere Giacomo detta Franceschina da Gemana, serva del parroco. Fuggirà portandosi via il bottino e lasciando il cadavere nella casa. Non fu arrestato.


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100: Calle Sporca

12 dicembre 1681 Bando della Quarantia Criminal.
Tale Donà, servo nella casa di Leonarda Filiputa sive Moceniga, residente a San Luca nella Calle Sporca, nel mese di ottobre decise di uccidere la donna mentre questa si trovava inferma nel letto. Mise poi il cadavere in una coperta e lo legò portandolo nell'atrio della casa dove lo abbandonò. Successivamente fuggi rubando la merce in casa.


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